Che cos'è?
Si tratta di un tipo di cooperazione internazionale portata avanti non solo dalle Istituzioni internazionali, dai Ministeri degli Esteri e dalle ONG, ma anche da numerosi soggetti istituzionali e non presenti su un dato territorio.
Esistono diverse definizioni:
- La Regione Emilia Romagna, con la L.R. 12/2002 “riconosce la cooperazione allo sviluppo quale strumento essenziale di solidarietà tra i popoli ai fini della pace e della piena realizzazione dei diritti umani” (art. 1) ed esplicita il fatto che “i programmi hanno come soggetti attivi le popolazioni del Paesi destinatari e della Regione Emilia Romagna direttamente coinvolte nella realizzazione dei progetti”. I soggetti della cooperazione decentrata sono “gli enti locali, le organizzazioni non governative, le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale, le organizzazioni di volontariato, le cooperative sociali e le associazioni di promozione sociale, che prevedano nello statuto attività di cooperazione e solidarietà internazionale e loro forme associative"
- Il Ministero Affari Esteri – DGCS fornisce la seguente definizione: "azione di cooperazione allo sviluppo svolta dalle Autonomie Locali italiane singolarmente o in consorzio tra loro anche con il concorso delle espressioni della società civile organizzata del territorio di relativa competenza amministrativa, attuata in rapporto di partenariato prioritariamente con omologhe istituzioni dei PVS, favorendo la partecipazione attiva delle diverse componenti rappresentative della società civile dei paesi partner nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del loro territorio”.
- L'Unione Europea definisce la cooperazione decentrata come: “un modo diverso di fare cooperazione diretto a porre gli attori (in tutta la loro eterogeneità) al centro del processo di cooperazione, coinvolgendoli durante tutto il ciclo dell’intervento e precisando i ruoli e le responsabilità di ciascuno, alla luce del principio di sussidiarietà”.
parmaalimenta condivide le linee guida della cooperazione internazionale decentrata enunciate dalla Regione Emilia Romagna, dal Governo italiano e dall'Unione Europea, e considera la collaborazione paritaria fra territori la strategia principale attraverso la quale costruire rapporti equi, responsabili e pacifici e perseguire obiettivi di sviluppo comuni, per il superamento della povertà e della fame.